Igor Macchia Chef – I'M a chef

Forse l'essere umano non è l'unico animale che sa cucinare, ma di sicuro è l'unico che ha trasformato l'atto di nutrirsi in bellezza.

"Il bello non esiste in natura" affermava Rex Stout con la voce di Nero Wolfe e, senza estremismi, gli si può dare ragione quando si tratta di cucina contemporanea: la bellezza sta infatti nell'arte di sapersi rifare alla natura superandola.

Un pensiero che si concretizza nella scelta di ingredienti naturali, di cotture che li rispettino e ne mantengano i colori e i profumi, nell'aggiunta in ogni piatto di un tocco della mia personalità.
Personalità che si ritrova anche nel rigore dei piatti: pochi ingredienti accompagnati da spezie e condimenti volti a valorizzare l'elemento primario senza mortificarlo, presentazioni essenziali, dirette e razionali, che rispecchiano quello che in fondo è il mio modo di vivere.

Questo mio modo di "pensare" la cucina è forse stato influenzato - e continua a esserlo - dalla pasticceria, mio primo amore, che, come la cucina è un mondo bellissimo e, allo stesso tempo, molto duro.

Si possono infatti raggiungere, e superare, grandi traguardi solo vivendole con passione, entusiasmo e professionalità ma anche con il sorriso, senza dimenticare mai che, in ultima analisi, stiamo sempre e solo cucinando.

A un maestro Zen contemporaneo fu chiesto cosa distingueva un professionista; la risposta fu: "Un professionista è qualcuno che, quando lo vedi all'opera, non sai se sta lavorando o se sta giocando".